Le metafore ispirate al mondo animale ormai si sprecano nel settore finanziario tanto che spesso non ci facciamo nemmeno più tanto caso. Anche se orsi e tori non hanno bisogno di particolari spiegazioni, altre metafore animali non sono altrettanto note. Vediamone alcuni esempi.
Abbastanza diffuso è l’uso del cigno nero per indicare un evento raro e inatteso. Sebbene la metafora sia stata resa famosa dal professor Nassim Taleb nel suo libro “Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita”, già il poeta latino Giovenale usava questo animale come metafora dell’impossibile. Nemmeno i corvi, profeti di sventure (non solo nel mondo della finanza), sono in grado di prevedere i cigni neri. Per non parlare dei gufi. Più di rado si è forse sentito parlare del rinoceronte grigio per descrivere un evento critico molto probabile ma ignorato. Spesso utilizzate in contrapposizione, queste due metafore sono tornate in auge con la crisi legata al coronavirus dato che “Molti caratterizzano l’epidemia come un ‘cigno nero’, cioè un evento totalmente imprevedibile, ma potrebbe anche essere stato un ‘rinoceronte grigio’, cioè un pericolo noto ma ignorato”.
Sempre attualissimo è anche l’aggettivo dovish (da dove, ossia colomba) riferito alla politica monetaria che sta ad indicare una linea accomodante adottata dalla banca centrale. Sul fronte opposto ci sono i falchi (hawk) che preferiscono invece un approccio aggressivo, in particolare applicato alla politica monetaria. Restando fra gli animali più feroci, negli anni Novanta si è parlato diffusamente di tiger currencies per indicare le valute dei Paesi del sud-est asiatico; ad ogni modo il concetto di tigre economica continua anche oggi a indicare “le economie di Hong Kong, Singapore, Corea del Sud e Taiwan, che tra gli anni 1960 e 1990 hanno promosso percorsi di industrializzazione, cambiamento strutturale e crescita comunemente considerati di successo” (Bazzucchi-Di Tommaso, 2012). Parlando di animali e Paesi, non si può dimenticare il diffuso riferimento al Dragone come simbolo della Cina ma è anche curioso che l’acronimo scelto per identificare i quattro Paesi più deboli in Europa – ossia Portogallo, Italia, Grecia e Spagna – faccia riferimento a un animale non proprio prestigioso (l’acronimo è PIGS, ossia maiali). Tra gli animali non proprio positivi c’è anche l’elefante, che per la sua lentezza è spesso associato agli investitori istituzionali e soprattutto a fondi pensione e assicurativi di grandi dimensioni. Di recente, la finanza ha iniziato anche a parlare degli unicorni, riferendosi alle start-up non quotate in Borsa con una valutazione di almeno un miliardo di dollari, ossia vere e proprie creature mitologiche.
Avete mai sentito parlare del “rimbalzo del gatto morto”? I trader, che nell’immaginario comune sono spesso ritenuti veri e propri squali, conoscono molto bene questa espressione che indica un rimbalzo di corto respiro, più tecnico che guidato dai fondamentali. Nello specifico si verifica quando dopo un forte ribasso, il mercato apre in leggero rialzo ma il trend sottostante resta ribassista.
Di certo, tutti conoscono l’effetto gregge, quel bias cognitivo che influenza le decisioni degli investitori portandoli ad agire in modo irrazionale. Parco buoi indica invece una massa di risparmiatori che improvvisa tanto da esporsi al rischio di incorrere in grosse perdite. Spesso utilizzati come sinonimo di private equity, i fondi avvoltoio o locusta si introducono pacificamente nel capitale di un’impresa per estrarre il massimo valore e poi essere i primi a darsi alla fuga quando le cose vanno male.
Chiudiamo la rassegna citando gli “spiriti animali” di Keynes ossia quelle emozioni istintive che guidano il comportamento imprenditoriale. Keynes vedeva l’economia dominata da questi animal spirit degli imprenditori che, per la natura stessa del mercato, non sarebbero in grado di prevedere tutte le conseguenze delle proprie azioni e pertanto agiscono di istinto o basandosi su previsioni parziali e spesso fuorvianti. Sicuramente la carrellata degli animali utilizzati nel linguaggio finanziario non si esaurisce in questi pochi esempi, ma speriamo di aver dato un’idea del colore e della varietà del lessico finanziario che traduttori esperti come quelli di Arkadia Translations sono in grado di trasferire nella lingua di arrivo. Anche se talvolta può apparire più pratico sciogliere la metafora, mantenere il linguaggio figurato è essenziale per non appiattire lo stile del testo tradotto.