Se ne parla da mesi: già dalla seconda metà del 2020, ma più ancora nel 2021, ci sono grandi aspettative di ripresa per le economie di tutto il mondo. Tuttavia, la ripresa non è costante e può avere tante forme a seconda delle battute d’arresto o degli arretramenti, più o meno temporanei, o anche del ritmo di recupero. Per questo gli economisti si sbizzarriscono ad associare lettere la cui forma rispecchi l’andamento grafico di questo periodo dopo la crisi provocata dal Covid-19. U-Shaped, V-Shaped e persino Swoosh-shaped recovery (sì, proprio il “baffo” della Nike) sono solo alcune delle molteplici forme della ripresa su cui cercheremo di far luce in questo articolo.
Le due forme più semplici sono sicuramente quelle della ripresa a V e della ripresa a U, che si differenziano per la velocità di flessione degli indicatori; nel caso della forma a U il rallentamento è meno rapido ma più duraturo, mentre nella ripresa a V tutto avviene in tempi brevi. Dopo il terribile mese di marzo, i più ottimisti avevano previsto una V-shaped recovery mentre i più cauti una U-shaped recovery. Ma le cose sono andate diversamente. Ipotizzando una seconda ondata, alcuni analisti hanno prospettato una W-shaped recovery; anche detta double-dip recession, è la cosiddetta ripresa a W o recessione a W, “espressione con cui si indica un particolare tipo di crisi recessiva: dopo un iniziale picco negativo l’economia torna a crescere per un periodo, per poi crollare nuovamente” (Treccani). Quando queste fasi di caduta sono più di due si parla di triple-dip recession, ovvero recessione a tripla V. In questo caso non c’è una ripresa stabile ma a fasi alterne. Ancora peggiore è lo scenario della L-shaped recovery ossia la ripresa a L: dopo il crollo degli indicatori, non scatta alcuna ripresa. Di recente molti analisti hanno però fatto ricorso a una nuova lettera per rappresentare questa strana ripresa successiva alla crisi del Covid-19: la ripresa a K. A fronte di settori che registrano performance eccezionali (pensiamo a tutte quelle società avvantaggiate dal lockdown come e-commerce, gaming, videoconferenze ecc.), altri hanno continuato il trend discendente (ad esempio il settore alberghiero-ricettivo, viaggi, ristorazione ecc.). Ecco quindi che i due bracci della K rispecchiano perfettamente i due trend opposti: forte rialzo o forte ribasso a seconda del settore. Particolare è poi un’altra curva che non è descritta da una lettera dell’alfabeto ma dallo Swoosh, ossia il simbolo del marchio Nike (Nike Swoosh recovery). In questo caso, si prevede una caduta seguita da una ripresa, ma con una crescita lenta che richiede parecchio tempo prima di tornare ai livelli precedenti alla crisi. In italiano si parla di ripresa Swoosh. E ancora, è stata ipotizzata anche una ripresa a radice quadrata (square root-shaped recovery), come pure la sua versione ribaltata (ripresa a radice quadrata inversa). Da ultimo, è stato prospettato anche uno scenario ABC, con la curva che, dopo aver raggiunto il punto A (il più basso), recupererebbe rapidamente fino al punto B prima di rallentare e impiegare qualche anno per raggiungere il livello pre-crisi, ossia C.
Ma perché tanto interesse per la forma della ripresa?
Perché da questa dipendono tante decisioni, non solo quelle degli investitori ma persino quelle delle banche centrali. Se si individua la forma corretta, si è in grado di prevedere un uptrend (trend rialzista) o un downtrend (trend ribassista) e quindi adattare eventualmente anche monetary e fiscal policy. Informazioni fondamentali per analisti ed economisti ma non solo: anche i traduttori finanziari di cui si avvale Arkadia Translations cercano di restare sempre aggiornati su questi aspetti per avere un quadro chiaro della situazione che li aiuti a “decifrare” i testi più complessi e tecnici, quando le semplici competenze linguistiche potrebbero non bastare. Conoscere il contesto è infatti fondamentale per una resa fedele al testo di partenza ma al contempo naturale per il lettore finale.