Si parla di titolarizzazione o anche detta cartolarizzazione per indicare una cessione, che sia di crediti o di altre attività finanziarie non negoziabili atte alla produzione di flussi di cassa di portata pluriennale e nella loro successiva conversione in titoli negoziabili collocabili sui mercati. L’iter richiede molta produzione documentale, la qual cosa potrebbe positivamente richiedere il bisogno di intervenire con delle traduzioni professionali.
La titolarizzazione non è una procedura molto diffusa dalle nostre parti anche se ultimamente si sta provando a farle prendere quota. Le sue origine affondano le radici negli Stati Uniti d’America dove nasce per occuparsi in particolar modo della mobilizzazione di mutui edilizi. Nel tempo si sono poi sviluppate le cartolarizzazioni dei crediti concessi attrverso le carte di credito, dei crediti per l’acquisto di autovetture e per il finanziamento di infrastrutture e di attività di leasing. Peraltro, qualsiasi sia l’attività ceduta è essenziale che la struttura finanziaria della stessa sia in grado di generare il cash flow necessario a ripagare gli investitori.
Ora nell’insieme, per poter capire a fondo come esperire una traduzione professionale adi tutta la documentazione legata a questa procedura, devi capire per bene la sua portata.
Con la titolarizzazione, i crediti vengono ceduti ad una società o ente che, a fronte delle attività cedute, emette quote di partecipazione o titoli negoziabili sui mercati finanziari nazionali o internazionali. Intervenendo una qualunque società, italiana o estera che sia, pronta ad avere una funzione sostitutiva, divenendo così il fulcro dell’operazione, l’importanza di analizzare tutti i documenti attestanti quel credito cresce a vista d’occhio. Nessun problema se la società viene fuori dallo stesso stato, ma cosa accade qualora a volere il credito sia una società estera? Ci sarà bisogno di una dettagliata trasposizione originale delle parole contenute nel fascicolo, per dare contezza della cosa cui sta andando incontro. Ed è qui che entra in ballo il traduttore professionale, un esperto capace di comprendere l’argomento, di farlo suo e di tradurre le parole senza fargli perdere il senso del discorso.
Con la cartolarizzazione su scala internazionale per riuscire a raggiungere i propri risultati nel migliore dei modi, gli enti coinvolti nel trasferimento si sono affidati a due diverse tipologie di soggetti: i fondi comuni di crediti, ossia soggetti privi di personalità giuridica, e intermediari specializzati con personalità giuridica.
Gli investitori sono costretti a sottoscrivere dei titoli, per cui decidono di sottostare ad una clausola di limited recourse, che vincola la corresponsione delle cedole al rimborso del credito dal quale i titoli dipendono. Essendo questa una tipologia di operazione pericolosa, dal momento che può nonf gilare tutto liscio, quanto contenuto negli atti da sottoscrivere deve essere chiaro e comprensibile. Le società di rating specializzate valutano la qualità dei titoli obbligazionari, e dunque del credito sottostante, facilitando la valutazione degli operatori interessati. E per fare il giusto peso della manovra, ci vogliono documenti in una lingua comprensibile.
Da questa esigenza, sulla base di atti molto delicati, un’agenzia di traduzioni nel settore finanziario e si prende tutto il tempo necessario per riprodurre un portfolio parallelo e fedele all’originale, anche perché spesso la cessione può riguardare crediti in sofferenza delle banche, non ancora dichiarati inesigibili e depennati dal bilancio.
Molte volte si parla anche di cartolarizzazione per indicare un trasferimento che avviene in capo al cessionario di tutti obblighi e diritti del creditore cedente. Rimangono pertanto fissi e non modificabili senza il consenso di entrambe le parti, gli obblighi e i diritti del debitore. Queste cose una società estera pronta ad accollarsi il peso del credito deve ben saperle già prima di firma l’atto, per questo in ogni caso potrebbe essere utile un servizio ad hoc, fatto come si deve.