Un paio di mesi fa, il 5 marzo 2021, si è tenuto il 135esimo incontro annuale dell’International Football Association Board (IFAB), associazione che si occupa del monitoraggio e dell’adattamento nel tempo delle regole del gioco del calcio sia a livello internazionale, sia delle federazioni nazionali.
L’IFAB, per chi non lo sapesse, è la massima autorità in materia di regolamento calcistico. Si struttura in due componenti principali: la FIFA e le quattro associazioni calcistiche britanniche (inglese, scozzese, irlandese e gallese).
Oggi ci proponiamo di esaminare le modifiche applicate rispetto all’annata precedente e approvate nel 2021, cercando di trovare qualche spunto interessante per interpretarle correttamente.
Ecco le modifiche proposte nei diversi articoli del testo del regolamento internazionale del gioco del calcio:
– Articolo 11 del regolamento: norma del fuorigioco. Una posizione è considerata in fuorigioco se come riferimento non si prende in considerazione il braccio bensì l’estremità inferiore dell’ascella.
– Articoli 4, 5 e 12 del regolamento: norma sui comportamenti offensivi non violenti. La parola “gesto”, riferita a comportamenti non direttamente violenti, ma che possono considerarsi offensivi, è stata sostituita dalla parola “azione”, probabilmente per rendere più ampio lo spettro di applicazione della norma e lasciando quindi ulteriore spazio di manovra al direttore di gara nel punire comportamenti poco esemplari.
– Articolo 12 del regolamento: norma sul fallo di mano. Si tratta sicuramente della norma più controversa e più soggetta a generare interpretazioni ambigue. Anche quest’anno non sono mancate modifiche e revisioni del testo. Prima di tutto, è stato evidenziato che il fallo di mano, nella maggior parte dei casi, sussiste se è commesso intenzionalmente.
Un cambiamento significativo in questa direzione è stato applicato nel paragrafo “falli che causano un calcio di punizione diretto > fallo di mano”. La versione precedente recitava infatti: “è fallo di mano se un giocatore tocca la palla con la mano volontariamente, compreso il caso in cui muove il braccio verso la palla”. Il termine “compreso” è stato sostituito e ora si legge: “è fallo di mano se un giocatore tocca la palla con la mano volontariamente, ad esempio muovendo il braccio verso la palla”.
All’inizio dell’articolo sul fallo di mano è stata inoltre introdotta ex-novo la seguente frase, connotata da un forte valore di principio, seppur la sua applicazione pratica sia probabilmente limitata: “non tutti i contatti tra la mano/braccio del giocatore e la palla costituiscono fallo”. Probabilmente la precisazione mira a mettere fine alle ormai arcinote polemiche sulla questione del fallo di mano. La presa di posizione da parte dell’IFAB sul fatto che la valutazione debba essere fatta caso per caso e che non esista una formula matematica che definisca esattamente questo tipo di infrazione è abbastanza chiara.
Per dimostrare questa chiave di lettura, riportiamo l’ultima modifica apportata al testo del paragrafo sul fallo di mano. Quante volte abbiamo sentito dire che il braccio del giocatore si era mosso in maniera “innaturale” e che di conseguenza la situazione doveva essere considerata non regolamentare?
Invece di provare a definire precisamente, mediante un’infinità di casistiche, quale sia la posizione naturale del braccio al momento del contatto con la palla, il Board ha deciso di fornire semplicemente una direttiva di applicazione che semplifichi il giudizio da parte dell’arbitro: “il movimento del braccio deve essere ritenuto innaturale quando non è in sintonia con il movimento del resto del corpo durante l’azione”.
Vediamo dunque come l’uso preciso e attento delle parole possa fare la differenza, anche in contesti apparentemente estranei da vincoli linguistici, come da molti è considerata la magia del calcio. Un termine utilizzato al posto di un altro, o che si trovi semplicemente in una posizione della frase che le conferisce ambiguità, può completamente stravolgerne l’interpretazione.
E se ciò vale comunicando nella propria lingua madre, è facile immaginare la serie di equivoci e di incomprensioni che possono scaturire da una traduzione fatta male, o comunque fatta senza prestare attenzione a dettagli così importanti. Se non hai ancora trovato un partner linguistico che ti faccia stare tranquillo sotto questo aspetto, contattaci senza impegno.