In un settore storicamente molto competitivo come quello dei servizi linguistici, l’approccio giusto al business diventa essenziale per posizionarsi vantaggiosamente rispetto alla concorrenza.
Così come il mercato del lavoro tende da anni all’iperspecializzazione, anche molte aziende scelgono di specializzarsi in una sola nicchia per sfruttare e/o crearsi una base di conoscenza nel tempo, che consenta loro di essere più produttive e performanti.
Nel caso della traduzione questo fenomeno è diffuso, ma non tanto quanto ci si aspetterebbe.
Molte società di traduzione offrono infatti servizi in tutte le lingue e in tutti i campi dello scibile. Ma chi può permettersi di avere tante e tali competenze da poter servire praticamente qualsiasi mercato e settore merceologico?
Partiamo dai fatti.
Per affrontare con successo un progetto di traduzione bisogna disporre di un’infrastruttura composta almeno dai seguenti elementi:
Un’azienda che vuole offrire servizi di traduzione e localizzazione per tutti i settori dovrebbe quindi contare su un pool di collaboratori con esperienza in decine, per meglio dire, centinaia di campi diversi.
Allo stesso modo, dovrebbe essere in grado di maneggiare con la stessa dimestichezza i formati di file e i procedimenti tipici di ogni settore (ad es. file AutoCAD per il settore dell’architettura e l’ingegneria, file video per il settore della pubblicità, file di sottotitoli per l’audiovisivo, ecc.) E, non ultimo, dovrebbe disporre di workflow dettagliati e comprovati per ognuno di questi tipi di progetti.
In sintesi, è ragionevole supporre che solo le aziende più grandi possano contare su un’infrastruttura simile. Un’azienda solida e strutturata può crearsi un database di collaboratori incaricando il reparto Vendor Management di selezionare e filtrare i migliori linguisti, chiedendo allo stesso tempo al reparto IT di sviluppare o implementare gli strumenti necessari.
Tutto questo è arduo per un’azienda di piccole dimensioni, tanto che ci si chiede che miracoli facciano certe microagenzie per tradurre in tutte le lingue e per tutti i settori…
Arkadia, al contrario, fin dalla sua fondazione si è posta come obiettivo quello di servire alcuni settori ben definiti: legale e finanziario.
In più di vent’anni ha sviluppato le competenze e le abilità richieste da una clientela molto esigente: non soltanto a livello di contenuti, ma anche e soprattutto a livello di processi. Gli studi legali e le società finanziarie con cui collabora Arkadia spesso lavorano a ritmi serratissimi, per cui diventa imprescindibile fornire loro traduzioni di alta qualità in tempi molto ridotti.
Con l’aumentare del giro d’affari e la conseguente strutturazione e ampliamento delle risorse, Arkadia ha potuto espandere sia le lingue offerte, che i campi in cui fornisce i propri servizi, aggiungendo il marketing e la localizzazione di siti web. Il passaggio è stato graduale, proprio perché era necessario prima formare e consolidare i gruppi di lavoro. Per servire la sua clientela, dall’inizio nel 1999 ha selezionato e reclutato oltre 500 traduttori attivi in circa 80 lingue.
La specializzazione in determinati settori specifici ha portato Arkadia a posizionarsi in modo molto chiaro nella mente dei clienti attuali e potenziali. Un altro dei vantaggi della specializzazione, oltre al posizionamento, è l’effetto passaparola: avendo servito con successo alcuni dei nomi più importanti del settore legale, questi stessi clienti hanno raccomandato i servizi di Arkadia ad altri colleghi.
In fin dei conti specializzarsi vuol dire parlare la stessa lingua del cliente, conoscere le idiosincrasie del settore, capirne le inquietudini. Il cliente non solo coglie questa affinità, ma soprattutto la vede riflessa nel modo di lavorare del fornitore, che si adatta in tutto e per tutto al suo e perciò, forte di questa sicurezza, sceglie di riporre in lui la propria fiducia. A tutto vantaggio del rapporto commerciale e, spesso, anche di quello umano.