Ogni anno in Italia e nel resto dell’Europa, il 1 maggio, viene celebrata la Festa dei Lavoratori. Un simbolo di grande importanza che mette in risalto l’impegno di chi ha un’occupazione, riconoscendone gli sforzi.
Ma come mai è stata scelta proprio questa data?
La Festa del Lavoro ha origine il 20 luglio del 1889 a Parigi. L’idea è nata dal congresso della Seconda Internazionale socialista per ricordare una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago nel 1886 per rivendicare condizioni di lavoro più umane e dignitose.
Originariamente la giornata lavorativa durava dalle 12 alle 16 ore e i casi di incidenti sul posto di lavoro erano molto frequenti ma totalmente ignorati.
Da allora, annualmente, il 1 maggio vengono fatti concerti, manifestazioni e spettacoli per festeggiare i lavoratori ed il loro operato. Famoso è il concerto che si tiene a Roma ogni anno dal 1990 in Piazza San Giovanni organizzato dalle sigle sindacali CGIL, CISL E UIL con il Comune della capitale.
Ma cosa succede nelle altre parti del Mondo?
Nel Paese dove tutto ha avuto origine, ovvero l’America e anche in Canada e Australia, il “Labor Day” si celebra il primo lunedì di settembre. Questa scelta è stata fatta per due motivi differenti. Il primo, per coprire il vuoto tra due altre feste nazionali, il Giorno dell’Indipendenza (4 Luglio) ed il Giorno del Ringraziamento (24 Novembre).
Il secondo per i fatti storici avvenuti in Canada, denominati Nine Hour Movement, per la tutela dell’attività sindacale.
In Brasile il “Dia Mundial do Trabalho” viene celebrato solamente a Santos, nel sud-est del Paese, dove la tradizione prevede che tutti gli abitanti si riversino per le strade della città per fare festa tutti assieme, avvolti da un’atmosfera gioiosa e colorata.
In Finlandia questa giornata viene dedicata anche agli studenti e si festeggia il “Vappu” organizzando uno dei più grandi picnic del mondo. L’aspetto è quello di una sorta di Carnevale nel quale tutti sono travestiti con maschere e gli accessori più strani.
In Giappone questa celebrazione viene vissuta con uno spirito completamente diverso. Per il popolo giapponese la festa dei lavoratori viene vista come una vittoria nell’essere riusciti a trovare lavoro, di qualsiasi genere esso sia.
Concludiamo con la Cina dove questa festa costituisce una rara eccezione per la quale il governo cinese concede addirittura una settimana di ferie retribuite ai lavoratori. Ciò è un fatto straordinario dato che in Cina i contratti di lavoro standard non prevedono alcun giorno di vacanza. Ma questa iniziativa nasce dal desiderio di dare spinta al turismo interno.