L’interpretariato da remoto è la tipologia di interpretariato in tempo reale resa possibile attraverso la connessione internet, senza la necessità di essere fisicamente presenti nello stesso luogo degli interlocutori.
Gli interpreti operano da remoto utilizzando piattaforme e software appositamente progettati, che consentono la trasmissione audio e video durante gli eventi o le conversazioni.
Questa forma di interpretariato è particolarmente utile in contesti internazionali, conferenze, riunioni aziendali o negoziati, in cui è necessario superare le barriere linguistiche e facilitare la comunicazione.
L’interpretariato da remoto presenta numerosi vantaggi che lo rendono un’opzione sempre più popolare e conveniente.
In primo luogo, consente di superare le barriere geografiche, consentendo agli interpreti di lavorare da qualsiasi luogo nel mondo. Ciò significa che è possibile accedere a interpreti altamente specializzati anche per lingue meno comuni, senza la necessità di organizzare viaggi o spese di alloggio.
In secondo luogo, l’interpretariato da remoto offre una maggiore flessibilità in termini di pianificazione e tempi di consegna. Gli interpreti possono essere facilmente mobilitati per soddisfare le esigenze degli utenti, riducendo i tempi di attesa e consentendo una maggiore reattività.
Inoltre, l’utilizzo di piattaforme di interpretariato da remoto consente di risparmiare sui costi di viaggio e di alloggio tradizionalmente associati all’interpretariato in loco. Ciò può significare un notevole risparmio di denaro per le organizzazioni, soprattutto in caso di eventi o riunioni a lunga distanza o ripetuti nel tempo.
Un altro vantaggio dell’interpretariato da remoto è la possibilità di registrare le sessioni di interpretariato per rivederle o condividerle successivamente. Questo può essere utile per scopi di documentazione, revisione o formazione.
Infine, l’interpretariato da remoto è una scelta sostenibile dal momento che consente di ridurre l’impatto ambientale, poiché non richiede spostamenti fisici e riduce l’emissione di gas serra associata ai viaggi.
Nonostante i numerosi vantaggi, l’interpretariato da remoto presenta anche alcune sfide da affrontare.
Una delle principali riguarda la qualità dell’audio e della connessione internet. La trasmissione audio può infatti essere influenzata da problemi di latenza, interferenze o perdite di segnale, rendendo difficile per gli interpreti comprendere e comunicare in modo efficace. Inoltre, la qualità dell’audio può variare a seconda delle attrezzature utilizzate dagli utenti, creando ulteriori ostacoli alla comprensione reciproca.
Un’altra sfida è rappresentata dalla mancanza di contatto visuale e di feedback non verbale. Gli interpreti da remoto possono avere difficoltà a percepire i segnali non verbali, come i gesti o le espressioni facciali, che sono importanti per interpretare il contesto e l’intenzione del parlante.
Inoltre, l’interpretariato da remoto richiede una buona gestione tecnologica e una familiarità con le piattaforme utilizzate. Gli interpreti devono essere in grado di utilizzare correttamente il software, di risolvere eventuali problemi tecnici e di adattarsi rapidamente a diverse piattaforme. Questo richiede un’adeguata formazione e una buona conoscenza delle tecnologie disponibili.
Infine, l’aspetto della sicurezza dei dati e della privacy può rappresentare una sfida nell’interpretariato da remoto. Dato che le conversazioni vengono trasmesse attraverso la rete, possono sorgere preoccupazioni riguardo alla protezione dei dati sensibili o confidenziali. È fondamentale adottare misure di sicurezza adeguate per garantire la riservatezza e la protezione delle informazioni trasmesse durante le sessioni di interpretazione.
Il periodo pandemico, che ha coinvolto e modificato le nostre abitudini di vita negli ultimi tre anni, ha inciso molto anche sul lavoro degli interpreti. Sono infatti diventate sempre più numerose le richieste di interpretariato da remoto, ma nessuno si è preoccupato della loro salute connessa all’utilizzo prolungato della tecnologia.
Il 23 giugno 2022, l’Assemblea Generale Congiunta degli interpreti dell’UE, ha votato all’unanimità per interrompere l’interpretariato da remoto.
La decisione è stata presa in seguito all’indifferenza con la quale erano state trattate le denunce delle loro condizioni di lavoro.
Attraverso numerosi messaggi pubblici, gli interpreti avevano fortemente segnalato le loro preoccupazioni per le condizioni di salute a causa di danni uditivi riportati da numerosi colleghi, uso di microfoni scadenti, mancato rispetto delle linee guida da parte degli altoparlanti da remoto ed altro ancora.
Secondo Amy Brady e Martin Pickles, interpreti delle Nazioni Unite a Ginevra, le piattaforme di interpretariato simultaneo a distanza (RSI) e le periferiche (ad esempio microfoni, auricolari, cuffie) non producono sempre una qualità sonora sufficientemente elevata per gli interpreti. E in più occasioni la qualità del suono risulta inferiore alle norme ISO pertinenti e può danneggiare l’udito.
Per mitigare qualsiasi potenziale impatto sulla salute degli interpreti, il Dipartimento per l’Assemblea Generale e la Gestione delle Conferenze (DGACM), a seguito di consultazioni con la Divisione di Gestione Sanitaria e Sicurezza e Salute sul Lavoro (DHMOSH), ha deciso di ridurre il numero di riunioni che gli interpreti devono tenere (da sette a cinque in una settimana) e la loro durata (da tre a due ore).
Nonostante questi primi risultati, alcuni interpreti, in particolare quelli del Parlamento Europeo, stanno ancora scioperando per chiedere migliori condizioni di lavoro, con tecnologie adatte per l’interpretazione a distanza.
Noi non abbiamo dubbi sul fatto che l’interpretariato a distanza sia una strada percorribile: è una soluzione ecologica, in grado anche di dare l’opportunità di poter accettare più lavori e di migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e personale. Bisogna, però, garantire tutte le condizioni affinché gli interpreti possano svolgere efficacemente e in piena sicurezza il loro lavoro, soprattutto se da remoto.