Hai mai sentito parlare di marketing cross-culturale? Si tratta di un tipo di comunicazione in grado di tenere in considerazione le differenze tra le culture dei mercati di riferimento delle diverse aziende target.
Le tradizioni, le usanze e le credenze, infatti, variano di Paese in Paese e non tenerne conto potrebbe cambiare le sorti di una campagna di marketing.
Con il fenomeno della globalizzazione, nato negli anni ottanta, le imprese hanno necessità di adattare ogni campagna di comunicazione alla realtà territoriale nella quale si vuole diffondere il proprio messaggio. Nasce così l’espressione “Think global, act local”.
Essa indica una strategia di marketing in cui i prodotti, la comunicazione, ecc vengono declinati sulla base dei gusti e delle esigenze del mercato locale. Si tratta sicuramente di una scelta più costosa, ma necessaria se si vogliono ottenere vantaggi sul lungo periodo, come la fidelizzazione dei clienti.
Vediamo più nel dettaglio cosa ha fatto in ambito marketing cross-cultuale il colosso mondiale di McDonald’s.
Il brand, presente in tutto il mondo, ha dovuto adattare i suoi prodotti e le ricette ai vari Paesi di distribuzione. Il Crispy Mc Bacon, ad esempio, è tra gli hamburger più richiesti in Italia, al contrario dell’India dove proprio non esiste essendo proibita la carne di manzo.
Ma anche un grande brand come McDonald’s può fare degli scivoloni! Uno si è verificato in Francia dove il nome del “Big Mac” è stato tradotto con “Gross Mac” che significa letteralmente “grosso pappone”.
Al contrario, un ottimo esempio di marketing cross-culturale è quello fatto da Chanel per il mercato orientale.
Dal 2017 ha scelto come brand ambassador del mercato asiatico Jennie Kim, membro del delle Black Pink, un gruppo di cantanti che ha spopolato soprattutto tra i giovani.
Risulta evidente come il fattore empatico giochi un ruolo chiave all’interno di tutte le strategie di mercato.
Saper tradurre il tipo di comunicazione al target di riferimento è la chiave di volta per la riuscita della propria impresa.
“What managers do is the same around the world. How they do it is determined by tradition and culture” Peter Drucker, economista.
Fare operazioni di cross-marketing richiede professionisti non solo in ambito tecnico-economico ma anche in ambito linguistico.
Bisogna saper trasmettere il proprio messaggio utilizzando termini adatti ed efficaci per far sì che il prodotto venga valorizzato all’interno di ambiti culturali anche molto differenti tra loro.