Gli spot pubblicitari fanno parte della nostra quotidianità. Siamo abituati a trovarli mentre si guarda la tv, oppure prima dei video online. Spesso ci imbattiamo in pubblicità che non sono promosse dal nostro paese d’origine e che, di conseguenza, vengono doppiate per essere trasmesse e comprese dal Paese di destinazione.
Per farlo esistono però diversi modi: doppiaggio, voiceover, sottotitoli. A questo proposito, l’istituto di ricerca CSA Research sta esaminando l’uso dei video da parte delle imprese a livello globale. In particolare ha posto l’attenzione su diversi spot TV e video online di fornitori di energia, tra cui EDF ed E.ON. Queste società portano elettricità e gas nelle case del Regno Unito, ma entrambe hanno sede all’estero, rispettivamente in Francia ed in Germania.
Prendiamo come esempio il video dell’ultima campagna promozionale di E.ON, realizzato per essere declinato per il mercato inglese e svedese. Entrambe le versioni hanno per protagonista il famoso alpinista Reinhold Messner, che qui parla esclusivamente in inglese. I ricercatori di CSA Research hanno, però, confrontato questi video con alcuni estratti tratti da sue precedenti interviste, notando che l’accento dell’alpinista risulta diverso e arrivando alla conclusione che in questa occasione Messner sia stato doppiato.
E.ON avrebbe però percorso un’altra strada nel caso del video pensato per la Germania: qui Messner parla tedesco e solo nella parte finale in inglese, svelando il suo vero accento.
Allo stesso modo, anche EDF non ha un unico approccio alla localizzazione dei propri video: in un caso l’azienda rende chiara la volontà di rivolgersi al mercato inglese lasciando il video solo in inglese ma senza possibilità di aggiungere i sottotitoli; in un altro caso, decide di optare per un video con voiceover in francese e con i sottotitoli ancora in francese.
La conclusione a cui giungono i ricercatori di CSA Reasearch è che sia E.ON che EDF, pur essendo due aziende strutturate, devono ancora maturare un approccio consapevole alla localizzazione e, cosa ancora più importante, dimostrano di non aver preso in considerazione le difficoltà che le persone con problemi di udito possono avere, specialmente se in assenza di sottotitoli.
I produttori di contenuti multimediali non tengono sempre in conto questa categoria di persone e ciò determina delle falle nel processo di localizzazione. Quando si promuove uno spot pubblicitario in altri paesi, non bisogna solamente assicurarsi che il risultato sonoro abbia standard elevati, ma che il video presenti sottotitoli che facciano in modo di non escludere una parte di utenti impossibilitati a
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