La società moderna nella quale viviamo è ormai da anni multiculturale ed il suo sviluppo ha portato a porre molta attenzione sulle forme espressive che vengono utilizzate.
Proprio a questo riguardo, il tema dell’implementazione di un linguaggio più inclusivo è al centro degli interessi del settore pubblico e privato. Si fa attenzione a fornire contenuti che non escludano le persone per motivi di genere, razza, sessualità, disabilità e molto altro ancora. Questo ha spinto le organizzazioni a cambiare la loro ottica comunicativa.
Un’azienda comunica in continuazione: con i suoi clienti, potenziali clienti, partner e deve assicurarsi di farlo in maniera molto accurata.
Se il contenuto offende o esclude inavvertitamente qualsiasi categoria di pubblico, si rischia di incorrere in rischi seri, che possono andare dalla perdita di un singolo cliente alla completa demolizione della reputazione del marchio.
A tal proposito bisogna evitare la scelta di frasi offensive e discriminatorie. Per questo molte realtà lavorative seguono la politica DEI (Diversità – Equità – Inclusione): l’obiettivo è sviluppare progetti di comunicazione in cui tutti possano riconoscersi, a prescindere dall’età, dal sesso, dalle credenze religiose, ecc. Per farlo, bisogna tenere conto di esigenze molteplici: non solo linguistiche, ma anche
culturali, politiche, di pregiudizio personale e molto altro ancora.
Concretamente, l’idea di mettere d’accordo tutti e tutte, senza che nessuno venga colpito o si trovi in disaccordo, è molto più facile da immaginare che da realizzare. Questo accade perché la percezione di ciò che viene detto varia di Paese in Paese, di cultura
in cultura.
Un concetto che non offenderebbe una popolazione, è probabile che vada ad influire in maniera negativa in un’altra, solamente per un fattore culturale apparentemente celato da una scarsa conoscenza in materia.
Come bisogna fare per trovare la soluzione ideale?
Durante ogni processo di localizzazione è bene cercare la collaborazione con persone che abbiano competenze culturali del luogo nel quale ci si vuole sviluppare.
Le persone che vivono e lavorano all’interno del mercato di destinazione hanno una migliore percezione del contesto culturale e hanno un’idea più precisa del concetto di inclusività di quel Paese.
Stiamo parlando di traduttori e traduttrici da inserire nel proprio team di marketing per andare ad intercettare i mercati a cui siamo interessati con la migliore comunicazione possibile. Uno step successivo per capire se il lavoro che si sta svolgendo segue la corretta direzione, è quella di chiedere un feedback diretto ai clienti stessi.
Arkadia Translations offre un servizio certificato che assicura un lavoro dedito a curare nei minimi particolari il tuo progetto, tenendo in considerazione anche l’aspetto più importante: il fattore umano.