L’origine della festa di San Valentino non è molto chiara. Secondo alcuni è da far risalire all’epoca romana, quando il mese di febbraio era consacrato al dio pagano Luperculus che formava coppie di donne e uomini a lui devoti.
Con all’avvento della Chiesa, il dio pagano è stato sostituito da San Valentino da Terni, un vescovo che aveva concesso ai legionari romani di sposarsi con le loro amate e che per questo atto di disobbedienza era stato giustiziato per volere dell’Imperatore.
È però solo grazie al filone dell’amor cortese che San Valentino diventa la festa come la conosciamo noi oggi.
Quello che forse non sappiamo è che non si celebra con le stesse modalità in ogni parte del mondo. Faremo quindi un viaggio tra i continenti per esplorare le tradizioni più strane e curiose legate a questa ricorrenza.
Partiamo dall’Asia, e in particolare dal Giappone. Qui le donne sono solite regalare cioccolatini agli uomini della loro vita (fidanzati, amici, colleghi), i quali dovranno ricambiare il gesto il 14 marzo, definito il “White Day”. In Corea del Sud, invece, il 14 aprile è il “Black Day”: chi non ha ricevuto nulla né il 14 febbraio né il 14 marzo deve ordinare un piatto di spaghetti al nero di seppia e lamentarsi delle sue sfortune in amore.
A Bangkok, in Thailandia, San Valentino è il giorno in cui i fidanzati si recano nel quartiere di Bang Rak (letteralmente il “villaggio dell’amore”) per sposarsi, con lunghe code fuori dall’ufficio competente fin dalle prime ore del mattino.
Infine, nelle Filippine il 14 febbraio il governo offre alle coppie la possibilità di sposarsi in luoghi pubblici e gratuitamente, ma è la Cina a contare il maggior numero di tradizioni per celebrare l’amore. Si comincia con la Festa delle Lanterne che cade la prima notte di luna piena dell’anno, per poi continuare i festeggiamenti il 14 febbraio come da tradizione occidentale. A questi due appuntamenti si aggiungono poi il “White Day” del 14 marzo (citato in precedenza) e il Wu’erling del 20 maggio, una festa che deriva il suo nome dal giorno scelto (520, cioè 20 maggio appunto) e che, pronunciato, ha un suono molto simile a Wo ai ni (Ti amo, in cinese). Ma il vero San Valentino del Paese, chiamato Festa di Qixi o Festa del Doppio Sette, è quello che cade il settimo giorno del settimo mese lunare (il 22 agosto per il 2023) e fa riferimento ad un’antica leggenda cinese.
Atterriamo ora in America, dove le tradizioni di San Valentino più curiose si trovano negli USA e in Brasile.
Nel paese a stelle e strisce, questa festa è intesa come occasione per sottolineare l’importanza del volersi bene, quindi lo scambio di regali avviene anche tra amici e colleghi di lavoro. In Brasile, invece, i festeggiamenti avvengono il 12 giugno, quando le donne nubili passano la giornata portando con sé la statua di Sant’Antonio che dovrebbe attirare il futuro marito.
Parliamo ora di quello che succede in Europa dove la festa è nata, ma dove le tradizioni sono molteplici. In Inghilterra, ad esempio, c’è l’usanza di inviare bigliettini anonimi ai propri e alle proprie “Valentine”. Non molto lontano, in Galles, sono famosi i llwy caru (cucchiai d’amore): dei cucchiai in legno intarsiati con cuori, chiavi e lucchetti che vengono regalati il 25 gennaio.
In Slovenia, il 14 febbraio è il giorno del patrono della primavera, stagione per eccellenza degli amori, ed è tradizione fare una passeggiata romantica in mezzo ai campi. In Finlandia e in Estonia, invece, si festeggia la “Festa degli amici”. La Germania si differenzia nettamente da tutti gli altri paesi: qui San Valentino è il protettore dei malati di mente quindi la tradizione prevede che si addobbino gli ospedali psichiatrici con nastri rossi.