In Irlanda e in tutti quei paesi con una quota importante di immigrati irlandesi, il 17 marzo si festeggia il St Patrick’s Day o giorno di San Patrizio.
Ma cos’ha di così particolare questa ricorrenza? E perché si festeggia proprio quel giorno? Cerchiamo di rispondere a queste domande, raccontando come viene celebrata questa figura chiave per la storia dell’Irlanda.
Nato probabilmente in Scozia da una ricca famiglia di origine romane, Patrizio (vero nome Maewyn Succat) fu rapito all’età di 16 anni e portato in Irlanda del Nord. Giunto qualche anno dopo in Francia, si convertì al cristianesimo, divenne vescovo e gli venne affidato il compito di evangelizzare l’Irlanda.
La data scelta per il St Patrick’s Day è il 17 marzo perché è il giorno della morte del Santo, avvenuta nel 461 a Saul. Inizialmente pensata come festa religiosa, è solo nel 1903 che viene dichiarata festa nazionale della Repubblica d’Irlanda.
Tre sono i simboli principali legati a questa ricorrenza: il trifoglio o Shamrock, il colore verde e il leprecauno.
Si racconta che San Patrizio utilizzò il trifoglio come metafora per spiegare ai Celti pagani il concetto della Trinità. Padre, Figlio e Spirito Santo sarebbero tre entità legate indissolubilmente le une alle altre, così come i tre petali del trifoglio.
Il verde è invece un errore storico. Infatti, il colore che rappresentava il Santo era il blu. Quando, però, questa festa divenne l’occasione anche per celebrare la conquista dell’indipendenza dell’Irlanda, si preferì optare per il colore verde.
Il leprecauno è sicuramente il personaggio più rappresentativo della festa. Si tratta di un elfo calzolaio con la barba rossa, tipicamente vestito con calze bianche e cilindro verde. Frutto di alcune leggende del folklore irlandese, i leprecauni hanno la particolarità di nascondere delle pentole piene d’oro alla base dell’arcobaleno e di essere obbligati a realizzare i desideri di chi li cattura per riottenere la libertà.
San Patrizio si festeggia tradizionalmente con delle parate ricche di musiche, canti e balli. La prima si è tenuta nel 1737 a Boston. Ma ad oggi è sicuramente la sfilata di Dublino quella più conosciuta e quella che attira ogni anno migliaia di turisti e curiosi.
Per l’occasione le persone si travestono da leprecauno oppure indossano qualcosa di verde e bevono tantissima birra Guiness, che per la festa si tinge di verde. Grazie infatti al liquore Curaçao, ottenuto dalle arance verdi, anche la bevanda tipica del paese si adegua ai festeggiamenti.
In questa giornata, i piatti tipici sono il soda bread (un pane senza lievito molto morbido), il Guinnes Stew, (uno spezzatino di carne stufato nella birra) e il colcannon, una purea di patate e verza di colore…verde!
Altri elementi che si tingono di questo colore sono i monumenti. L’iniziativa prende il nome di Global Greening e viene promossa dall’Ufficio del Turismo Irlandese per incentivare il turismo del Paese e per diffondere un messaggio di amicizia e speranza tra gli Stati. Il primo edificio ad aderire a questo progetto è stato la Sydney Opera House nel 2010. Da allora, il 17 marzo i monumenti in Irlanda e nel resto del mondo si colorano di verde. A Chicago fanno anche di più: utilizzano 11 kg di tinta verde ecologica per colorare il Chicago River!