La localizzazione di un sito web museale è un processo fondamentale per garantire la fruizione di contenuti culturali da parte di un pubblico internazionale. Grazie alla traduzione dei testi e all’adattamento dei contenuti alle specifiche esigenze linguistiche e culturali dei diversi paesi, il museo può raggiungere un pubblico più vasto e offrire un’esperienza di visita virtuale più completa e coinvolgente. In questo articolo esploreremo il progetto realizzato per un importante polo museale.
Il cliente è un museo nazionale di rilevanza internazionale, frequentato ogni anno da centinaia di migliaia di visitatori.
Il cliente ci ha richiesto la traduzione dall’italiano all’inglese del suo sito vetrina (CMS: Adobe Experience Manager), comprensivo di tutte le pagine relative alle varie sedi museali, di sezioni puramente informative come il calendario eventi o istruzioni per la clientela, e di parti descrittive inerenti mostre e collezioni o didascalie alle opere d’arte, per un totale di 95.000 parole.
Abbiamo messo a disposizione del cliente
Le due principali sfide di questo progetto hanno riguardato il formato dei file e le tempistiche.
Per quanto riguarda il primo aspetto, il reparto IT del cliente ha estratto l’alberatura del sito e i relativi file in formato .xml con tag ed elementi da non tradurre. C’erano quindi da importare sul tool di traduzione memoQ un centinaio di cartelle contenenti i file, tutti denominati .content.xml, e perciò quasi indistinguibili tra loro.
A livello di tempistiche, la traduzione è stata richiesta in tempi molto stretti durante le festività natalizie, con un ritmo molto serrato e con continui cambi di priorità nella consegna, per necessità dettate dal go-live dei contenuti.
Per risolvere la questione del formato dei file, l’Innovation Manager e il Revisore Senior hanno lavorato per creare dei filtri sul tool di traduzione che, una volta importati i file, isolassero solo i contenuti da tradurre, senza modificarne la struttura originaria.
Dopo la traduzione sono state fatte prove tramite un software ad hoc in grado di rilevare errori di codificazione e verificare che la struttura degli .xml non si fosse corrotta.
Per le tempistiche è stato creato un team di traduttori scelti per competenza e raffinatezza stilistica e il Project Manager si è spesso confrontato con il cliente in riunioni di programmazione.
L’import delle traduzioni è andato a buon fine, nel pieno rispetto di tutte le scadenze.